Melone dell'Emilia
Le notizie sulla presenza del melone nelle campagne ferraresi giungono da Cristoforo da Messisbugo, scalco rinascimentale alla Corte Estense, il quale racconta che il frutto era tra i più diffusi negli orti che sorgevano in città e in campagna.
Produzioni importanti e qualitativamente significative si hanno a Bondeno, in particolare nelle frazioni di Gavello e Zerbinate. E' caratterizzato da un contenuto rilevante, nelle più comuni varietà estive a polpa arancione, di vitamina A, abbinata ad una buona dose di vitamina C; si registrano quantitativi ridotti di sali minerali, se si esclude il calcio, presente in discreta quantità. Quasi del tutto assenti protidi e lipidi. Le caratteristiche dominanti del melone sono senza dubbio il sapore e il tenore dello zucchero. Consumato a fette, abbinato al prosciutto crudo come piatto unico, o con un pizzico di sale come dessert a fine pasto, o infine in macedonie, con la polpa ben soda fresca e di un arancio carico, rappresenta un alimento gustoso, vitaminico e rinfrescante.
E' in attesa della certificazione IGP.